martedì, luglio 11, 2006,11:19 AM
Clem-clem.


Clemente Mastella, il Kafka della politica italiana, ha rilasciato un'altra interessantissima intervista a Repubblica, spiegando le sue ragioni sul processo Calciopoli (ma che brutto nome!!).
Di seguito, alcuni stralci di intervista e i miei commenti. Ci tengo a precisare che la parte divertente dovrebbe essere il mio commento, anche se capisco che sia difficile capire chi dice più cazzate.


La corte emetterà un giudizio sulle responsabilità del singolo, ma non vanno penalizzati i tifosi.
Il senso di questa frase è: "potete punire le persone, ma non le società. Ma dato che le società son fatte da persone, per favore, non punite nemmeno loro."


Beh, con tutto l'affetto, il campionato non l'abbiamo vinto perché lì ci stava Guido Rossi o perché ha prevalso la morale o la voglia di fare piazza pulita.
Giusto. Il campionato l'abbiamo vinto perchè non c'era Mastella.


Questi discorsi sulla morale rischiano di farci perdere il prestigio ottenuto con la vittoria. Già li sento i commenti all'estero: ecco i soliti italiani, quelli della mafia. Ragionamenti che ci deprezzano. Rischiamo di sciupare risultato e vittoria".
Sarebbe decisamente più consono sentirsi dire "Ecco gli italiani, quelli che insabbiano tutto". A proposito, sembra che Moggi abbia avuto un ruolo nell'insabbiamento di Ustica.


Mi chiedo perché un magistrato militare deve andare a fare il pm del processo. Che ci sta a fare lì dentro?
Io avrei chiamato Santi Licheri, ma a quanto pare ha rifiutato l'incarico perchè sta preparando una trasmissione intitolata Cucinare canarini morti.


Ci sono tanti modi per punire, ma non bisogna penalizzare una città, i tifosi, la società quotata in borsa e pure i risparmiatori".
Uno dei metodi proposti dal Ministro della Giustizia è dare a tutti una bacchettata sulla mano e iscriverli a Rifondazione Comunista.


I calciatori sono figli di questo sistema, il nostro calcio è espressione di quello che c'era. Come la classe politica è espressione della società civile. Non possiamo prenderci solo il bene.
Per fortuna la nostra classe politica non è così! *coff coff*
Come dire: perchè perdere tempo a fare giustizia quando si può tranquillamente fregarsene e rubare il più possibile?


Se fossi un giornalista farei a Mastella solo due domande:
1) In che maniera influisce nel suo giudizio il fatto che Lei abbia lavorato per anni con Moggi e siate grandi amici? E il fatto che è socio d'affari dei Della Valle?

2) On. Mastella, il suo è un partito conservatore, guerrafondaio, cattolico, anti-abortista, liberale, anti-divorzio, pro-classi forti. Mi saprebbe dire almeno 3 elementi che vi differenziano dall'UDC?

E magari aggiungerei una terza domanda: Mi saprebbe dire quanto ha guadagnato dalla politica e quale apporto ha dato ad essa?
 
Postato da Quell'Uomo ¤ Permalink ¤


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