Poesie sotto la altrettanto fastidiosa luce di un palmare.
Non sono un
Poeta.
Sono la presa di
Coscienza
Di una generazione fallita.
O forse,
Sol io lo sono?
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Wait
Wait
Wait
Toc
Toc
Toc
Chi é?
La
Vita.
Ah, no,
Ha sbagliato
Citofono.
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Nulla cambia,
tutto si trasforma.
La Poesia non sta
Nella forma,
Vive nel pensiero,
Bastardo d’un critico.
Come se poi potessi
Capire gli altrui
Pensieri.
L’arte vive nell’autore
E nell’autore
Muore.
E’ inutile che veda
Disagio generazionale
Del meridione
Post contemporaneo.
Io scrivevo solo
Di una
Gita in barca.
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Sotto la fastidiosa luce
Di un palmare
Scrissi di te e di come
Non m’abbandoni mai,
Gonorrea.
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Ecco che
Arriva Paoletto.
Parlagesticolaparla Paoletto.
Ma che cazzo
Ha detto Paoletto?
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Un radiattivragno
M’ha morso.
L’unica cosa “super”
Che m’ha lasciato
È la leucemia.
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S’affannò,
tre volte le ginocchia
cedettero.
Esanime cadde
Con sordo tonfo,
e le forze l’abbandonaron.
Alzati, Pagliaccio,
Tanto l’arbitro non
Lo fischia
Il rigore.
Mix di comicità e stile-Buwkoski, dove spesso dietro la battuta si nasconde una realtà amara. (Anche la gonorrea è una realtà amara!!!:))))