giovedì, febbraio 15, 2007,4:15 PM
Television makes you a better person.
(Maybe)


 
Postato da Quell'Uomo ¤ Permalink ¤


4 Comments:


  • At giovedì, febbraio 15, 2007 4:23:00 PM, Blogger Signora Pazza

    E dire che un tempo certi programmi hanno aiutato a combattere l'analfabetismo..ora invece visto lo spessore di certe trasmissioni mi sa che abbiamo l'effetto "analfabetismo di ritorno"

     
  • At giovedì, febbraio 15, 2007 5:35:00 PM, Blogger Quell'Uomo

    Purtroppo prima il cittadino comune doveva adattarsi a quel che la televisione gli proponeva. Adesso è il contrario: la tv si adatta ai cittadini comuni, che sono notariamente stolti, bifochi e poco propensi ad imparare qualunque cosa su qualunque argomento.
    L'evoluzione sarà vedere gente che caga in bocca ad altra gente giusto per sentirsi superiori a qualcun'altro.
    Il problema si porrà per colui che si beccherà il bignè interiore.

     
  • At venerdì, febbraio 16, 2007 1:15:00 PM, Anonymous Anonimo

    Non è solo "Alfabetismo di ritorno", è anche e soprattutto, un decadimento dell'intelletto del cittadino; che si piazza davanti alla televisione per spegnere il cervello, per non pensare. E i settori commerciali delle varie televisioni li accontentano. Come?
    Molto semplice e il modo migliore per dirlo è citando "QVinto Potere"
    "Ti innaffia di blob, ti fertilizza con spot non stop, t'attizza di giorno con quiz a premi soft porno. Di sera ti avvera le fantasie più represse, se non esistesse, sai la gente che sclera!"
    E andrà sempre peggio; a nessuno piacer perdere soldi sperimentando altri format, di tipo culturale, che avrebbero un ritorno economico pari a zero. Che ci piaccia o no, come dici tu QU, andremo solo a scendere. Per cui mi avvalgo della seconda opzione. Spengo la tele.

     
  • At mercoledì, febbraio 21, 2007 5:48:00 PM, Anonymous Anonimo

    una sola cosa non mi vede d'accordo: la Tv non si adegua ai cittadini comuni, ma alle famigerate Famiglie dell'Auditel. E dato che siamo in tema di citazioni auliche :D anche io faccio mie le parole del mio conterraneo poeta Michele Salvemini, al secolo la Capa :"Tandighitan-Tandighitè,
    siamo le famiglie dell'Auditel
    Tandighitè-Tandighitan,
    siamo noi che custodiamo lo Share.
    Siamo spiriti nell'oscurità,
    Tandighitè-Tandighitan,
    premieremo con la pubblicità programmi di merda e non TV di qualità. "