martedì, settembre 19, 2006,11:52 AM
Poesie sotto la fastidiosa luce di un cellulare.

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Ecco i miei stracci
rubati all'anima di qualcuno e indossati,
sotto il vestito nuovo su cui
ha appena vomitato una tizia
ubriaca.

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Sotto la fastidiosa luce
intermittente di un cellulare
scrissi di te e di come
questo display mi porterà
all'epilessia.

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Arte
Una foto mossa con
un nome figo.
"Il futuro del mondo",
ma è soltanto un marcipiede.

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Minchia che tuono
Questo era proprio
vicino.

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Il cielo è illuminato a giorno
in questa eterna lotta tra il bene e il male
luceombraluceombra tra le bombe
che dilaniano il terreno.
La morte assoluta di tutto
in un effimero sprazzo di vita.
I miei occhi chiusi vedono luoghi inesistenti
in cui l'unica certezza è la morte
dell'essere.

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Gli ingressi vacillarono, e con l'ultima energia rimasta difesero le finestre.
Tutti affondarono una notte,
in una zattera tanto instabile che tutti credevano avrebbe vinto.
I lavori addentarono il frutto proibito, mentre il mio
amico finlandese rimase solo a combattere contro la zattera.

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Notte
Io e te,
senza sovrastrutture,
senza filtri,
nudi con i nostri pensieri.
L'unico modo per stare davvero insieme.

 
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