domenica, agosto 28, 2005,1:24 PM
Il Ritorno del Re.
(Ogni riferimento a fatti o film realmente esistenti non è puramente casuale).


Dopo una lunga assenza data dal fatto che aspettavo che il mio gestore mi trasferisse la linea, adesso sono tornato!
Per ora vi lascio solo l'indice dei miei prossimi interventi:
  • Il nuovo libro di Daniele Luttazzi (per gentile concessione di Dice)
  • Il caso della Banca Antonveneta
  • La riscoperta della cultura.
Tutto questo e molto altro nella prossima puntata! Stay tuned!
 
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lunedì, agosto 08, 2005,11:01 PM
Sempre lui.

Nella foto: Il "ministro" Roberto Calderoli.

La mia maggiore fonte di ispirazione è tornato a parlare, con mia grande gioia, anche perchè senza di lui buona parte di questo blog non esisterebbe. Il "ministro" Roberto Calderoli contro le intercettazioni telefoniche e la pubblicazione di queste ultime. Il parlamentare si è schierato con il premier Berlusconi ed ha attaccato duramente il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), che a suo parere avrebbe troppo potere, concludendo dicendo che "Il CSM non ha motivo di esistere". Secondo l'intellettuale della lega infatti bisognerebbe ridimensionare i poteri dei pm, impendendo loro di effettuare intercettazioni dispendiose e inutili. Inoltre bisognerebbe cambiare il metodo di assunzione meritocratica dei pm (eletti tramite pubblico concorso), con l'elezione degli stessi, impedendo di fatto la parzialità e affidando il tutto a campagne elettorali, che, come sapete, sono poco oggettive e molto dispendiose. E che ovviamente taglierebbero fuori tutte le persone che non hanno appoggio politico. Ma questa è la ricetta migliore che può venire in mente ad un uomo che passa il suo tempo a tracannare liquori.
L'intervento di Calderoli si conclude con un'affermazione che stranamente riguarda le sue passioni: "Basta con il chiedere all'oste se il vino e buono, serve un organo al di sopra delle parti", afferma.
Quale affermazione può essere migliore?
 
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,8:41 PM
Potere alla parola (di censura).

Nella foto:
Anna Falchi durante la visita
al museo delle cere.

Durante le intercettazioni al "presidente" della Banca D'Italia Fazio è emerso un fatto che ha colpito la già tanto agognata Rai. Il faccendiere Stefano Ricucci in queste intercettazioni avrebbe parlato del programma televisivo di Raidue "Quelli che il calcio..." a proposito della sua imitazione che il comico Max Giusti proporrà nel programma domenicale.
Nelle intercettazioni si rivolge a tale Guido, che ha evidentemente legami stretti con la Rai, per cercare aiuto. "Voglio parlare con il direttore di rete Massimo Ferrario, uomo di Calderoli", lo rassicura Guido "è inutile parlare con Cattaneo che martedì lo fanno fuori e probabilmente ci va Meocci, un amico del Cavaliere". Ma Ricucci chiama anche Flavio Briatore, perché faccia pressioni sulla Ventura.
La forte risposta di Simona Ventura è che l'imitazione ci sarà, e non sarà certo Ricucci ad impedirla con questi mezzi.
Il punto interessante è il commento che il senatore Michele Bonatesta (An) rivolge a Sandro Curzi, che ha chiesto indagini su questa faccenda:
"Bravo Curzi: sono questi i problemi della Rai! È uno scandalo che, come emerge dal Nuovissimo Testamento, sulle intercettazioni telefoniche pubblicate sui grandi giornali, ci sia chi fa pressioni sulla Ventura affinché, udite udite, non sia inserita la parodia di Ricucci".
A
rispondergli è il sindacato dei giornalisti Rai:
"Ha poco da ironizzare il senatore Bonatesta. Le intercettazioni dalle quali si apprende come Ricucci si sia mosso per evitare di finire tra le imitazioni di "Quelli che il calcio" non possono essere liquidate con una battuta" si legge in una nota del segretario dell'Usigrai Roberto Natale: "Pongono anch'esse il problema capitale che sta soffocando la Rai di questi anni: la subalternità, l'asservimento, la timidezza cortigiana. Sì, anche sulle imitazioni si misura il grado di libertà di una televisione".

 
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,7:58 AM
La memoria storica.

Uno degli aspetti che mi colpisce della politica è l'uso che certi politici fanno degli avvenimenti accaduti e dei commenti ad esso seguiti.
Mi spiego meglio:
L'Italia è in recessione economica, le cose vanno male, gli italiani son più poveri eccetera eccetera. Questo accade grazie ad una politica economica totalmente sballata, che ha favorito smodatamente gli interessi di pochi imprenditori e lasciando il resto della popolazione dipendente a terra. esattamente come è successo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, dove per far riprendere l'economia hanno lasciato più libertà alle grandi aziende, in modo che questa, riprendendosi, portasse ricchezza anche agli altri. Le aziende si sono riprese, ma la ricchezza se la sono tenuta, aumentando il divario tra ricchi e poveri e facendo fallire intere piccole aziende, costrette a chiudere o a vendere a grossi imprenditori (e ciò vuol dire più ricchezza in mano a pochi). Tutto ciò ovviamente ha un senso in una nazione in cui i membri del governo hanno partecipazioni attive, sono proprietari o direttamente collegati alle maggiori multinazionali. Perchè il punto sballato dell'economia è che troppo pochi decidono per troppi.
 
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lunedì, agosto 01, 2005,10:19 AM
La foto della settimana.

 
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