giovedì, giugno 30, 2005,10:56 PM
Il paradosso degli avvocati.



Attualmente in Italia gli avvocati del presidente del Consiglio sono anche i giudici della corte Costituzionale, ovvero le persone che devono giudicare la democraticità delle leggi italiane. Naturalmente, saltando il fatto che non è lecito che un presidente del Consiglio sia indagato al momento stesso della sua elezione, lo è ancora meno il fatto che le leggi mirino verso il favorire lo scioglimento di tali processi, in modo che non venga assolto per non aver commesso un fatto, ma perchè una legge appena modificata lo salva.
Vi cito il paradosso degli avvocati:
Protagora insegna filosofia ad Euatlo gratis, con l'accordo che quest'ultimo lo avrebbe ripagato con la prima causa vinta.
Finiti gli studi Euatlo inizia un'altra carriera, e quando Protagora chiede il proprio compenso, Euatlo risponde che non ha ancora vinto la sua prima causa, e che quindi non gli deve alcun pagamento. Protagora risponde che allora lo avrebbe portato in tribunale, in modo che se Euatlo avesse vinto la causa, avrebbe vinto la sua prima causa, e quindi avrebbe dovuto pagarlo. Se invece avesse perso, il tribunale gli avrebbe imposto il pagamento della somma stipulata.
Euatlo però risponde che se per caso avesse vinto, il tribunale gli avrebbe imposto il non pagamento della cifra, e se avesse perso, non avrebbe pagato ugualmente, poichè non avrebbe ancora vinto la sua prima causa.
Cicerone parla di questo come di una variazione allo pseudòmenon, che significa "sto mentendo".
Il sistema sociale adottato dalla attuale classe dirigente si basa proprio su questo fatto.
Rifletteteci sù.
 
Postato da Quell'Uomo ¤ Permalink ¤


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